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NITROSCAN – Per un’agricoltura che fa bene alla terra

Conoscere con precisione la composizione degli effluenti zootecnici (cioè i liquami e i residui organici prodotti dagli animali negli allevamenti, utilizzati come fertilizzante nei campi) per coltivare in modo più consapevole. È da questa esigenza che nasce NITROSCAN, il progetto avviato ad aprile 2024 - in collaborazione con l’Agenzia regionale LAORE - con l’obiettivo di ottimizzare la gestione dell’azoto in ambito zootecnico e agricolo, attraverso l’impiego di tecnologie avanzate e facilmente applicabili alle aziende della Filiera Latte Arborea. Al centro del progetto c’è l’uso della tecnologia NIR (Near Infrared Spectroscopy), che consente di analizzare in tempo reale la composizione degli effluenti zootecnici, misurando parametri fondamentali – come la concentrazione di azoto totale – in modo rapido, economico e non invasivo.

Obiettivi e benefici del progetto

L’azoto è un nutriente essenziale per la crescita delle piante, ma il suo impiego inefficiente può comportare rischi ambientali elevati, come linquinamento delle acque e del suolo.
Grazie al sistema NITROSCAN, Arborea promuove un’agricoltura di precisione in grado di:

  • ridurre lo spreco di nutrienti, ottimizzando l’uso agronomico degli effluenti;
  • calibrare con precisione le dosi di concime nei Piani di Utilizzazione Agronomica (PUA), migliorando la resilienza produttiva;
  • aumentare lefficienza aziendale, migliorando la resa delle colture;
  • limitare limpatto ambientale, contribuendo alla protezione delle risorse idriche e alla riduzione dell’impronta azotata della filiera.

Un lavoro di rete per l’innovazione agricola

Il progetto è il frutto di una collaborazione sinergica tra:

  • l’Agenzia Regionale LAORE per l’assistenza tecnica alle aziende – capofila dell’iniziativa,
  • Assegnatari Associati Arborea, ,
  • la Cooperativa Produttori Arborea,
  • e il contributo scientifico della Facoltà di Biologia e Farmacia dellUniversità degli Studi di Cagliari.

Questa rete ha reso possibile l’implementazione di un sistema di monitoraggio continuo degli effluenti, utile a guidare in modo dinamico le strategie di fertilizzazione organica durante i periodi di spandimento.

Prossimi sviluppi: più dati, più precisione

Nel 2025 sarà avviata una nuova campagna di caratterizzazione degli effluenti zootecnici, con l’obiettivo di migliorare la calibrazione dello strumento NIR e raffinare ulteriormente le strategie agronomiche basate su dati reali.
Questo permetterà di fornire alle aziende agricole della filiera indicazioni sempre più personalizzate, adattate alle condizioni climatiche, colturali e ambientali del territorio.

 

NITROSCAN rappresenta un passo concreto verso una zootecnia circolare, tecnologica e sostenibile, dove il rispetto per la terra e l’efficienza produttiva vanno di pari passo, nell’ottica di un’agricoltura che guarda al futuro con dati certi e strumenti intelligenti.

 
Scopri di più su come Arborea coltiva innovazione e sostenibilità, giorno dopo giorno.

FAQ

Informazioni utili

Cosa sono gli effluenti zootecnici?

Gli effluenti zootecnici sono i liquami, i letami e i residui organici prodotti negli allevamenti, principalmente a base di urine, feci e residui delle lettiere dove sostano gli animali in stalla (principalmente paglia). In agricoltura vengono utilizzati come fertilizzanti naturali per arricchire il suolo di nutrienti, in particolare azoto e potenziare la sostanza organica dei terreni

Quando gestiti con intelligenza – come nel progetto NITROSCAN – diventano una risorsa preziosa per nutrire i campi in modo più sostenibile, riducendo l’uso di concimi chimici e tutelando l’ambiente.

Che cos’è esattamente la tecnologia NIR?

NIR sta per Near Infrared Spectroscopy, ovvero spettroscopia nel vicino infrarosso. È una tecnologia che consente di analizzare in tempo reale la composizione degli effluenti zootecnici senza bisogno di analisi da laboratorio. È veloce, precisa e non invasiva: perfetta per un’agricoltura di precisione alla portata di tutti.

Perché è importante conoscere la composizione degli effluenti?

Perché ogni campo ha esigenze diverse, e ogni effluente è diverso. Conoscere quanta azoto contiene un liquame significa usarlo meglio: nutrire il terreno senza sovraccaricarlo, evitare sprechi, inquinamento e ottenere raccolti più sani e produttivi.

In cosa consiste la fertilizzazione “guidata dai dati”?

Significa abbandonare la logica “una dose per tutti” e passare a una concimazione calibrata in base alla reale composizione degli effluenti e alle caratteristiche del terreno. Grazie a NITROSCAN, le aziende potranno personalizzare i Piani di Utilizzazione Agronomica (PUA) per ogni singolo appezzamento, stagione e condizione meteo.

Il progetto è già attivo? Chi ne beneficia?

Sì, NITROSCAN è attivo dal 2024. I primi risultati sono stati raccolti grazie a una rete di aziende pilota e saranno condivisi con tutta la Filiera Latte Arborea. L’obiettivo è rendere questa tecnologia disponibile e utile per ogni allevatore e agricoltore della nostra cooperativa.

Come si evolverà il progetto?

Nel 2025 avvieremo una nuova campagna di caratterizzazione, per rendere lo strumento NIR ancora più preciso. Vogliamo offrire indicazioni sempre più affidabili e personalizzate, trasformando ogni dato in una risorsa concreta per l’azienda, la terra e l’ambiente.

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