Coordinato da Assegnatari Associati Arborea e finanziato attraverso la sottomisura 16.2 del Programma di Sviluppo Rurale 2014–2020, il progetto ha coinvolto una rete estesa di stalle nella zona di Arborea, raccogliendo una vasta mole di dati a livello di singolo animale, di struttura e di territorio.
Realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari, CLIMALAT ha seguito tre linee principali di ricerca:
In parallelo, il progetto ha anche sperimentato metodi innovativi per il controllo degli insetti nocivi nel mais, contribuendo a una produzione di insilato (foraggio fermentato e conservato, usato per l’alimentazione delle bovine) più sostenibile e resistente agli stress ambientali.
CLIMALAT non è solo un progetto di ricerca: è la dimostrazione concreta di come Arborea affronti ogni sfida climatica con spirito cooperativo e visione futura, investendo in zootecnia di precisione per migliorare la qualità del latte e il benessere degli animali.
Perché, proprio come noi, anche le mucche soffrono le alte temperature. Quando fa troppo caldo, il loro benessere diminuisce, mangiano meno, producono meno latte e si riduce anche la qualità. CLIMALAT nasce per comprendere quali azioni attuare per migliorare il microclima in stalla e garantire comfort e salute, soprattutto alle mucche gravide, su cui si costruisce il latte di domani.
Abbiamo raccolto dati in oltre 30 mesi, osservando temperatura, umidità e ventilazione nelle stalle, ma anche i comportamenti e la fisiologia delle bovine. Tutto questo è stato confrontato con dati genetici e nutrizionali, per capire quali soluzioni fossero più efficaci a ridurre lo stress.
È un modo di allevare più attento, che unisce conoscenza scientifica, tecnologia e benessere animale. Con CLIMALAT, questo approccio ci ha permesso di definire nuove pratiche gestionali personalizzate, in grado di migliorare la vita degli animali e la qualità del latte, con benefici concreti per tutta la filiera.
Il mais è una componente fondamentale dell’alimentazione delle mucche. Ma le ondate di calore favoriscono la proliferazione di insetti dannosi che ne compromettono la qualità. CLIMALAT ha sperimentato nuove tecniche per il controllo di questi insetti, rendendo la produzione di insilato più sostenibile, sana e resiliente.
CLIMALAT non è solo una risposta al caldo: è un modello di cooperazione tra scienza e territorio, che mette al centro il benessere animale e la sostenibilità. I dati raccolti alimenteranno i programmi di selezione genetica nazionale, aiutando a costruire un allevamento più forte, resiliente e responsabile.
Affiancare agli obiettivi economici anche obiettivi ambientali e sociali è una scelta che rappresenta il concreto impegno dell’Azienda verso il raggiungimento di un benessere comune della collettività.