Parafrittus
Descrizione
Noti anche come fratti fritti, i parafrittus sono dei dolcetti tipici sardi, perfetti per essere gustati nei diversi momenti della giornata, a colazione come a merenda.
Queste delicate ciambelle si compongono di un impasto profumato e semplice da realizzare, che viene poi fritto nell’olio bollente per renderlo ancora più invitante.
Ingredienti
ricalcolare le dosi degli ingredienti
- Farina tipo 00 335 g
- Farina Manitoba 335 g
- Latte UHT Parzialmente Scremato Arborea 335 ml
- Zucchero semolato 65 g
- Uova 3
- Burro Arborea 65 g
- Lievito di birra 30 g
- Scorza di 1 limone grattugiata
- Scorza grattugiata di 1 arancia
- Il succo di arancia 50 ml
- Bicchierino di grappa 20 ml
- Bacca di vaniglia
- Olio di semi di arachide 200 ml
Preparazione
- 1 Per la preparazione dei parafrittus, cominciate versando 500 ml latte in un pentolino e facendolo intiepidire assieme al lievito di birra e al burro, che si devono sciogliere.
- 2 In una ciotola capiente, ponete la farina setacciata e impastatela con le uova, la polpa della vaniglia e la scorza di arancia e limone. Incorporate gradualmente gli ingredienti liquidi alternandoli (il composto a base di latte, il succo d’arancia e la grappa).
- 3 Una volta ottenuto un impasto liscio ed elastico, copritelo con un panno e lasciatelo lievitare in ambiente caldo per due ore fino a che il volume sarà raddoppiato. Trascorso questo tempo riprendete l’impasto e sgonfiarlo con le mani. Dividete in porzioni da 30 g ciascuna e pirlate ottenendo delle sfere perfettamente lisce. Poggiatele su un piano infarinato distanziandole opportunamente e fate un buco al centro utilizzando la parte posteriore di una bocchetta da pasticceria. Spolverizzate di farina le ciambelle ottenute, copritele con un telo o una tovaglia ed eventualmente con una coperta. Fate lievitare una seconda volta fino al raddoppio.
- 4 Prendete delicatamente i parafrittus e metteteli nell’olio di semi a 170 gradi circa allargando delicatamente il buco con il manico di un cucchiaio di legno. Girarli a metà cottura e friggerli fino a che non saranno belli dorati.
- 5 Togliete i parafrittus dall’olio aiutandovi con una pinza da cucina, scolateli su un foglio di carta assorbente e lasciateli raffreddare. Per finire passateli nello zucchero semolato e serviteli in tavola.
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Curiosità
Il nome sardo “para frittus” , tradotto in italiano in modo letterale , significa frati fritti. Probabilmente tanto tempo fa, questo era il loro nome, poiché la loro forma e il loro colore ricordavano proprio i frati.
Il buco della ciambella era la chierica, mentre la riga a metà, cioè il segno dell’olio in frittura, rappresentava il cordone che legava il saio in vita.
Gli stessi dolci sardi, ad oggi, si trovano in Toscana, e precisamente a Pisa, dove forse vennero portati al tempo delle Repubbliche Marinare. La loro traduzione pisana rimane “frati fritti”.
I para frittus sono un dolce tipico delle festività di Febbraio e si preparano soprattutto nella zona del Campidano. Ma non sono gli unici: infatti un altro dolcetto carnevalesco sono le Zippulas.
Sono frittelle morbide, soffici e leggere come nuvole. Questa ciambella si può friggere, ma rimane asciutta. Sopra questo dolcetto si può mettere una spruzzata di agrumi per insaporirlo e abbondante zucchero. Si consiglia di servire questo piatto tiepido.
Preparare questa ricetta vi riporterà alla mente il periodo delle festività carnevalesche di quando eravate bambini, quindi buon divertimento!
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